Alla 19^ edizione di Art Verona, Stayonboard Art Gallery presenta opere mai esposte del maestro Ernesto Treccani a 15 anni dalla morte, provenienti direttamente dall’Archivio dell’artista, in un dialogo internazionale e intergenerazionale con lavori inediti di Günter Pusch e Elisa Muliere.
Lo stand, a cura dello storico dell’arte e curatore Nicola Bigliardi, invita il collezionista, l’appassionato e lo studioso a esplorare la profonda connessione tra pittura, tecnologia e natura, colta nelle sue diverse sfaccettature e nei diversi punti di vista lirici, estetici e sociali dei tre artisti.
Ernesto Treccani (Milano, 1920 – Milano, 2009)
è stato un pittore italiano, tra le figure più importanti del Novecento italiano, fondatore del gruppo Corrente.
Testimone di un profondo percorso evolutivo, la pittura di Ernesto Treccani si trasforma radicalmente nel corso degli anni. Dopo gli esordi realisti che contraddistinguono la sua ricerca fino alla fine degli anni ‘50, l’artista si allontana progressivamente dalla rappresentazione oggettiva e abbraccia un linguaggio sempre più lirico e allusivo a partire dagli anni ‘60. Negli anni la sua pittura si espande verso una dimensione poetica e introspettiva, la forma si smaterializza, il soggetto nitido di stampo realista coi contorni netti svanisce, il segno diventa sempre più rarefatto e vibrante, il tocco sempre più fugace e lirico. Dagli anni ’80 il segno si fa leggero, il colore si libera dai contorni e la materia pittorica si trasforma in una vibrante danza metamorfica e sinestetica di forme e colori. Nello stand sono presentate opere principalmente degli anni Novanta, provenienti direttamente dall’Archivio dell’artista, che mostrano l’apice di questa ricerca, dove atmosfere evanescenti e poetiche si intrecciano con esplosioni di colore e materia.
Günter Pusch (Landshut, 1962) vive e lavora a Milano.
Dopo aver lavorato fin da giovanissimo come meccanico automobilistico e aeronautico (1977-84), si approccia al disegno e alla pittura. Dopo la laurea in architettura al Politecnico di Monaco di Baviera (1991), intraprende la carriera da pittore. Negli Anni Novanta la sua ricerca si sofferma su opere informali astratte, dense di colore e di gesto, piene di energia. Nel 2002 si trasferisce in Italia e grazie alla fascinazione verso fabbriche dismesse inizia a ragionare su una nuova figurazione. Dopo una prima sperimentazione sui materiali (2002-06) i soggetti di archeologia industriale iniziano ad acquisire sempre più una configurazione architettonica ed espressionistica (2007-09). A questi soggetti nel corso degli anni Dieci del Duemila si affiancano ricerche sui motori e sulla Natura che prendono il nome di “Motorealismo”. Gli aspetti tecnologici e naturali del nostro presente diventano la cifra stilistica di Pusch al punto che dal 2018 il disegno e gli elementi pittorici artigianali iniziano a dialogare con processi meccanici a stencil. Nel 2024 sviluppa un nuovo linguaggio di “grottesche industriali” dove motori, animali e piante convivono alla ricerca di un equilibrio vitale.
Elisa Muliere (Tortona, 1981) vive e lavora a Bologna.
Consegue la laurea specialistica in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna (2008). Fin dai primi lavori, dimostra un approccio multidisciplinare che la porta a esplorare diverse tecniche e materiali, superando i confini tradizionali delle discipline artistiche, dal lavoro pittorico su tela e carta alla sperimentazione di altre forme di ricerca come installazioni, scultura e prodotti editoriali.
Dal 2017, la pratica artistica si arricchisce con l’utilizzo di materiali come la ceramica e il tessuto, e con l’indagine del rapporto fra arte e musica attraverso gesto, ritmo, movimento e colore. Dal 2020 unisce le maglie tra gesto e figurazione, dando vita a un linguaggio visivo ibrido e multiforme, allusivo e sincretico.